giovedì 30 agosto 2007

LA REGIONE CHE VOGLIAMO.....

Dedichiamo questo spazio alle vostre idee, alle vostre opinioni, ai vostri consigli sul futuro del Friuli - Venezia Giulia. Scrivete liberamente quello che per voi non va bene, cosa vorreste cambiare, le vostre aspettative e tutto quello che potrebbe o dovrebbe migliorare. Cliccate su commenti e... CONTINUATE A DIRE LA VOSTRA!

12 commenti:

Anonimo ha detto...

LA CONFEDERAZIONE ITALIANA – REGIONI D’EUROPA

Il Partito Confederale “Unione Pensionati e Lavoratori”(U.P.L.) propugna e si batte per la realizzazione compiuta della Confederazione Italiana come una entità confederale del tipo della Confederazione Elvetica. Una unione di regioni, sul modello della regione Catalana; autonome, autodeterminate e autogestite, confederate tra loro, che costituiscano nella loro piena autonomia e autogoverno la Confederazione Repubblicana Italiana nell’Europa Unita.
Una Europa che non deve essere solo un’entità formale e burocratica sopra gli Stati nazionale, costituita e orientata a difesa degli interessi dei potentati capitalisti, delle corporazioni finanziare, bancarie e delle lobby economiche, spinte dalle nuove invasioni globalizzatrici e massificatrici, bensì una Europa confederale che valorizzi le autonomie delle Regioni nelle loro peculiarità e specialità produttive, con particolare sensibilità verso l’autodeterminazione dei popoli e delle loro identità etniche, le cui radici fondano, nelle secolari tradizioni culturali, sociali, religiose e storiche, che giuridicamente si rifanno al diritto romano.

PERCHÉ REGIONI CONFEDERATE

Dopo aver osservato per anni tutti gli aspetti che hanno caratterizzato i nostri popoli etnici, ci chiediamo se questi popoli, così come sono stati mitizzati, cioè con quelle loro particolari doti culturali e di carattere, esistano veramente, oppure sia soltanto un concetto astratto, strumentalizzato da chi li comandava, sfruttandoli.
I popoli di tutte le regioni d’Italia hanno dovuto di certo lottare spesso per liberarsi dai centri di potere, che vere sanguisughe, se pur non lasciandoli morire di fame, li mantenevano in una condizione infima. E' chiaro il motivo per cui, chi deteneva i poteri, aveva tutto l'interesse a mettere loro in testa l'idea che erano e siamo un popolo forte, bravi lavoratori e ubbidienti soldati. Tuttavia, questa fede, da loro inculcataci per solo interesse, è stata il cemento ideale e la forza che ha spinto le masse della gente, comprese le persone più deboli, a lottare per il conseguimento di interessi comuni. Le nostre genti, sottomesse, sfruttate e ricattate, hanno imparato così a dire sempre "comandi", a tacere, ad ubbidire in silenzio, senza mai avere il coraggio di dire ciò che pensavano. Ciononostante hanno creduto in certi valori che le hanno preservate dal degrado generalizzato.
Delinquenza, droga, malcostume, perdita del rispetto altrui e di se stessi, ecc. stanno esasperando i cittadini e all'orizzonte non si intravede minimamente alcuna schiarita, anzi, come una putrida cancrena, la fatiscente politica romana e la semplicistica amministrazione pubblica italiana ci ha contaminato gravemente.
Il degrado morale, unito ai problemi della mancanza di lavoro, soprattutto per i giovani; la sfiducia nelle istituzioni, l'indebitamento pubblico, lo sperpero ingiustificato di danaro pubblico versato a fiumi, senza ottenere positivi risultati, la pressione fiscale dissanguatrice, la sanità pubblica fatiscente, la colonizzazione culturale, la massificazione del pensiero, ecc. portano la società verso un preoccupante tunnel buio.
Partendo dal presupposto che nessun regime e governo non dura in eterno, tutti noi cittadini comuni possiamo, vogliamo e dobbiamo cercare di salvarci. Lo possiamo fare amputando l'arto incancrenito, ovvero ribellandoci in massa a questo stato di cose. Cambiando democraticamente ma radicalmente l’attuale sistema politico-amministrativo-giuridico, rifondando una nuova società, basata su ideali e principi sociali che valorizzino e garantiscano equità e giustizia sociale per tutti, altrimenti l’attuale sistema con il suo marciume partitocratico ci frantumerà e trascinerà nel suo sgangherato destino.
E’ sicuramente più semplice ed efficace, meno burocratico e meno costoso, ma più vicino alle realtà dei cittadini, gestire correttamente con governi regionali autodeterminati le nostre regioni senza che queste siano vincolate dalle scorrettezze e vessazioni imposte da governi centrali, governi inefficienti che sono il risultato del disordine Partito-politico, lontani e distanti dalle istanze e dalle esigenze dei cittadini. Perciò è di vitale importanza per la civile sopravivenza futura della nazione italiana, evitare il disordine sociale con le gravi conseguenze socio-economiche che ne deriverebbero se le masse lavoratrici, tutte, nessuna esclusa si riversano spontaneamente nelle piazze e non telecomandate come lo fanno ora dai sindacati o dalle organizzazioni no global di comodo, invece spinte dalle difficoltà e necessità quotidiane, dalla richiesta di ordine sociale, sicurezza economica e lavoro.
Questa non è utopia, ma è una condizione spirituale, morale, politica, sociale, ed economica realizzabile, gestibile singolarmente e direttamente dalle nostre Regioni Confederate.
Lo dobbiamo fare per noi ed i nostri figli, ma soprattutto per le future generazioni, convinti che ogni Regione Confederata può diventare un'oasi di incomparabile bellezza, e l’Italia lo è! Dove pace, equità sociale, giustizia, progresso, serenità e benessere siano il nostro ideale di vita.
Noi italiani, di tutte le regioni, seppur appartenenti ad etnie socio-culturali diverse abbiamo sempre saputo dare l’esempio con la nostra capacità di risorgere, la nostra laboriosità e la genialità che ci distingue e ogni angolo dei nostri paesi, nelle nostre regioni ne è stata un'eloquente dimostrazione. Forza cittadini tutti, i tempi sono maturi per decidere e pretendere che vengano garantiti i nostri diritti inalienabili ad autugovernarci in Regioni Confederate, libere e autodeterminate.
Il Partito Confederale “Unione Pensionati e Lavoratori”(U.P.L.) vuole farsi portavoce delle scelte libere dei popoli etnici delle Regioni Confederate, arrivando democraticamente all'autodeterminazione di queste Regioni in una Nazione Confederale Italiana.

Anonimo ha detto...

Il Friuli che vogliamo deve essere guidato da un uomo nuovo, esraneo alla politica ma immersonella relatà odierna... forza Snaidero!

Davide F. - Udine

Anonimo ha detto...

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sulla pensione.
O sin a puest!

Anonimo ha detto...

Questa regione ha bisogno di rinnovamento. Dove sta scritto che uno che sa fare l’imprenditore sa fare bene anche la politica? L’imprenditore se si mette in politica lo fa solo per i suoi interessi economici e di immagine non certo per fare gli interessi delle gente, vedi Berlusconi, il magnate del caffé Illy che con la politica ha fatto una operazione di marketing al caffé illy non da poco, così sarà anche per Edi e la Snaidero.
Stiamo attraversando una crisi politica creata dai politicanti di professione che si riversa anche sulla identità della vera politica. Qui in Italia, come negli U.S.A. si sta consolidando un sistema di fare politica riservato solo a chi ha denaro e potere, mentre la politica deve ritornare ai partiti ripuliti dalla feccia e rinnovati con la partecipazione dei cittadini. Sveglia gente! Se i cittadini non sono in grado di riappropriarsi dei partiti significa che hanno ragioni le lobby economiche e le cricche politiche conniventi con le lobby, pertanto a nessuno che non ha il coraggio di ribellarsi a questo stato di cose non è concesso di criticare. Le lobby che costituiscono i gruppi di pressione nella nostra regione hanno origine ancora dal “Circolo della Morra” la dove si decideva, ora si decide in altre sedi con chi e come allearsi per gestire potere ed economia.
La candidatura di Edi Snaidero è una candidatura forzata da Ferruccio Saro e da quei “dordoli” che gli credono andandogli dietro come oche, orchestrata per estromettere Renzo Tondo dalla rosa dei candidati, operazione puramente personalistica per le antipatie di Saro nei confronti di Tondo e soprattutto perché Saro a fine operazione presenterà il conto a Snaidero.
Non sono convinto che Berlusconi conosca la realtà politica di F.I. qui in regione, ho i miei dubbi sveglia cavaliere!!! A mio avviso se fossi al posto di Edi Snaidero ragionerei un attimo a mente fredda e lascerei perdere, spegnendo i fuochi che alimentano le ambizioni e le mire politiche per dedicami all’azienda, anche per non inimicarmi i grossi industriali della regione. Illy ha fatto la scelta della politica e si degusta le tazzine di caffé lasciando perdere i sacchi dei chicchi da tostare.
Comunque l’operazione Snaidero la vedo perdente perché dietro nasconde gli intrighi della politica e degli interessi di Ferruccio Saro e perché è una operazione non condivisa dalla base. L’unico candidato credibile per quanto riguarda F.I. è e rimane solo Renzo Tondo, invitandolo però a nuotare nel mare della gente comune.

Il dizionario inglese Webster ricorda che la parola "lobby" designa anche il recinto dove vengono raggruppati gli animali destinati al macello. Quei animali siamo noi gente comune. Meditate gente, meditate!!!

Anonimo ha detto...

La regione che vogliamo è una regione in cui le imprese non scappino per andare in Carinzia o in Slovenia, in cui la pressione fiscale diminuisca e in cui non si spenda solo per i vari "Vicino e Lontano" o simili fiere comuniste.... La regione che vogliamo è di Centrodestra e fiera della sua cultura tradizional-popolare....

Mandi!
Marco di Manzano

Anonimo ha detto...

luigino c. pone un interessante chiave di lettura.

E se la cdl sapesse già che la battaglia contro illy è improba se non gia persa?

il candidato sfidante beneficierebbe comunque di una campagna elettorale (pubblicità) notevole.

Un interessante operazione di marketing?

No troppo banale!

pero....

Anonimo ha detto...

Premetto che rispetto a molte altre Realtà regionali il Friuli Venezia Giulia è un ambiente vivibile,a misura di cittadino,ma non per questo esente da critiche.
Parla un giovane che non ha poi cosi tante mire da grande città o altri scenari sicuramente di dimensione ed offerta più larga ma non per questo migliori.
La regione che vogliamo è una regione che continui a pensare al cittadino,quindi al suo aspetto sociale in tutte le sue forme,dalla sicurezza allo sviluppo urbano,dallo crescita dell' ambiente universitàrio all'interesse di tutte le tematiche riguardanti il lavoro,dalla maggiorazione di eventi e manifestazioni alla (e qua mi riferisco a Udine) rivitalizzazione di un centro che sta morendo.

Anonimo ha detto...

Ma veramente pensavate di potere scegliere il candidato on line?
Siamo in ritardo Illy � gi� in campagna elettorale, tra poco inizier� a parlare anche agli animali, come San Francesco.

Anonimo ha detto...

all'anonimo che commenta luigino c. dicendo:
"interessante operazione di marketing?"

forse la CDL è già certa della sconfitta quindi, al ragionamento, aggiungerei:

nessuno della nomenklatura sarà candidato a "perdere";

Perderà un "esterno" in cambio di un po di esposzione mediatica a beneficio della sua immagine e marchio.


Si limiteranno insomma le perdite sapendo di dover perdere la guerra.
Che tristezza.

Anonimo ha detto...

1) Marco di Manzano, sono perfettamente con te su ogni aspetto di ciò che hai detto, poche parole ma chiare e piene di significato!

2) La CDL dovrebbe aver già perso le elezioni?? A discapito dell'imprenditore triestino che si è alleato con i comunisti? ... Ma per favore!
Nemmeno se si dovesse ricandidare la Gerra un friulano potrebbe tornare a votare il triestino (se non per diretti interessi personali/aziendali)!

3) La regione che voglio io? Qiesta mi va più che bene:
- bassa criminalità
- ricchezza media elevata
- istruzione di qualità
ecc... L'importante è mantenere questa situazione, limitando l'immigrazione e conservando la cultura friulana!

F_D

Anonimo ha detto...

RIDATE VITA AL BLOG CHE E' MORTO!!!

Anonimo ha detto...

Largo ai giovani nei Comuni, Province e Regione! Per Forza Italia: Dimostrate di mandare avanti i giovani!! No a minestre riscaldate!! Berlusconi ha detto: "Serve una nuova classe dirigente"!! Dimostrate una volta per tutte di valorizzare e mettere in evidenza qualche buon giovane sano di principi!! Sempre quelli nelle poltrone!! Siamo stufi di vedere le stesse facce!!